Non si può parlare di disagio in termini generali.
Il disagio è soggettivo.
Il nostro approccio si occupa della qualità della vita, non della cura!
La Gestalt psicosociale, offre la possibilità di ripristinare l’attenzione su ciò che accade dentro di noi, sulle emozioni, sul sentire corporeo e sulle sensazioni. Invita a riflettere sul nostro modo di essere e stare al mondo, favorendo lo sviluppo di un atteggiamento attivo, trasformandoci in attori e non più spettatori. In quest’ottica, la scoperta, la novità, la curiosità diventano strumenti per trovare nuove direzioni, piuttosto che produrre ansia e impasse esistenziale.
L’individuo diviene così consapevole delle proprie abilità e risorse accrescendo la propria autostima e capacità relazionali, diventando egli stesso strumento di cambiamento.
Il questa prospettiva, il nostro ruolo è una guida che facilita l’esplorazione di sé, la scoperta e l’utilizzo delle proprie capacità. Ogni terapeuta lo fa seguendo il proprio metodo, ogni persona seguendo i propri tempi e i propri talenti.
“ Ti considero adulto e capace di rispondere dei tuoi atti. Tu, come tutti, hai il diritto di assumerti il rischio delle tue scelte senza pretendere di addossare ad altri la responsabilità della tua vita e dei tuoi eventuali errori. Io non sono qui per tutelarti come se fossi un bambino, un essere ignaro e inconsapevole, ma per accompagnarti, uomo accanto a uomo, nel tuo cammino di esplorazione di te stesso e del mondo, nella tua ricerca di riappropriazione, nel tuo diritto di vivere, ed eventualmente di sbagliare”.
(Frits Perls)